Le basi della comunicazione

fin dall'età evolutiva 0 / 10 anni apprendiamo ciò che ci è circostante (il nostro mondo) da un insieme di segnali visivi ed uditivi...alcuni fortunati riescono anche a vivere messaggi cinestesici (emozioni ed affetti reali comunque positivi). Fin da quel periodo impariamo a relazionarci con gli altri ed a comprendere l'importanza del comunicare in maniera efficace.

Almeno così dovrebbe essere ( ! ).

Già...così dovrebbe essere...ma non è. Il problema più grande del nostro tempo è che la comunicazione interpersonale è sempre più complessa e studiata al tavolino, non è più oggetto di acquisizione familiare, non è più meta ambita di genitori ansiosi che desiderano trasmettere ai propri figli "come si parla", "cosa si dice" o "il senso logico delle cose".

In questi anni mi sono reso conto che gran parte dei comportamenti nevrotici e schizoidi che vedo quotidianamente ed osservo con cura, sono generati dalla assoluta incapacità malcelata, di effettuare una comunicazione accurata, profonda, logica e finalizzata. In altre parole, non si comunica più...si fà solo casino autoreferenziale straparlando senza che buon senso, educazione e logica facciano il loro dovere.

Per comprendere l'importanza del comunicare efficacemente, dovreste fermarvi in un luogo qualsiasi dove ci siano due o più persone ed anche se può sembrare incorretto, ascoltarne le conversazioni. Indipendentemente dal titolo di studio, posso garantire che a parte la forma grammaticale (disastrosa), le infarciture di neologismi spesso etimologicamente incomprensibili (tutto questo è la parte "esteriore" del discorso), diventano mucchi di parole che grosso modo vorrebbero nelle più buone intenzioni rappresentare qualcosa...di molto nebuloso. Tale è la situazione, che nell'interloquire spesso sentite dire..."come", "ma davvero", "scusa non capisco" ed altre interiezioni tese a desumere la logica di chi parla...

Ora: la comunicazione scorre se ben regolata per il 10% sul canale verbale e sul rimanente 90% sul canale non verbale del linguaggio corporeo e "delle cose non dette".
Questo non lo dico, io ma studi effettuati da fior fiore di signori psicoterapeuti, che negli anni hanno portato alla luce in maniera esaustiva il grande problema della comunicazione interpersonale.

In altre parole chi non comunica, sviluppa profonde problematiche personali che vanno a sfociare potenzialmente, anche in comportamenti pericolosi nei comfronti della società. Chi non comunica "efficacemente"...non riesce ad esprimere se stesso e tende all'isolamento psichico...

Questo è un problema serio.

Quotidianamente mi informo sulla vita nel pianeta dove viviamo, facendo incetta di informazioni ed acquisendo dati come fossi un registratore perenne di eventi. Ho la tendenza ad esaminare ogni singola parola collocandola nel contesto di appartenenza ed il più delle volte mi sento ripetere che dò troppo peso alle parole.

Pura follia da ventunesimo secolo. Avete mai conosciuto qualcuno che sente alla radio una canzone in lingua inglese (o qualsiasi altra) ne ripete "a pappagallo" le parole ma non capisce un' "H" di ciò che dice? La risposta sarà "SI"...

Nella stessa maniera le persone parlano e non comunicano. Ultimamente sono stato ad un congresso medico dove venivano presentati dei macchinari per diagnostica medica. Ora trovandomi in un ambiente che dovrebbe almeno nelle intenzioni rappresentare l'eccellenza italiana della comunicazione, ho avuto modo di consatatare che anche in questo ambito (a parte la cosiddetta "forma"), nulla avrebbe fatto trasparire dalla comuncazione, particolari appartenenze a classi di studio superiore o singole competenze specifiche nella materia in questione...ergo, o non so comunicare o non conosco la materia e non so comunicarlo...Una pena infinita.

Se dopo questa prima esposizione siete stanchi o ritenete che io sia "il saccente di turno", per favore evitate come la peste il mio sito...ma se ciò vi solletica la fantasia e ritenete arbitrariamente di avere un interesse in tutto ciò....beh, siete sulla strada giusta.

A detta di molti, io sono sempre stato uno "stronzo" nel senso di schivo, snob, altezzoso...e questo si potrebbe desumere dal mio modo di comunicare....nessuno vi vieta di considerarmi tale, ma... se stronzo significa colui il quale, nella comunicazione è preciso, logico, profondo, esaustivo e presenta rispetto per colui che prende parte al discorso...allora faccio al caso vostro e sono pronto a prestare attenzione...ma come spesso un adagio contemporaneo recita:..."prima di aprire la bocca, mettete in moto il cervello..." ed io aggiungo: formulando prima mentalmente un concetto logico e poi trovando i vocaboli giusti per significarlo a chi ascolta.

Grazie per il vostro tempo.

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