Avevo un amico...

Anni fa, quando facevo dialisi al San Andrea di Roma la limitatezza dei posti disponibili (12) rendeva la convivenza delle 4 ore di dialisi un microcosmo di pensieri e parole. La cosa più difficile era mantenere la discrezione, e per il ritretto spazio e per il fatto che, tutte quelle ore passate a tentare di salvarti la vita, in realtà necessitavano di chiacchiere più o meno futili, più o meno serie.
Mi sono sempre interessato di politica, sono sempre stato per Dio, Patria e Famiglia e quindi sicuramente un anticomunista convinto.
Ora, avendo subìto per una vita le chiacchiere e il malaffare della democrazia cristiana prima e di tutta la sinistra poi, ovviamente il mio parlare urtava la sensibilità di tanti (ipocriti)...
Tra coloro che finivano regolarmente per infastidirmi con le loro lamentele, c'era un signore immigrato dall'egitto, che in Italia percepiva grazie ai comunisti dell'inca e della cgil, una indebita pensione di invalidità ed anche l'indennità di accompagnamento (cosa quest'ultima che non viene data nermmeno agli Italiani che hanno i requisiti)...
Inizialmente, il tipo esternava sentimenti accusatori nei miei confronti, esternava spesso il suo disappunto sui miei pensieri di politica immigratoria, sentendosi chiamato in causa spesso e volentieri, senza che nessuno glielo chiedesse.
L'evidenza dei fatti era che: dopo 10 anni che stava in Italia, non aveva pagato una lira di tasse, lavorava come poteva, in più ovviamente aveva la rendita inps...
Quando un giorno gli chiesi, come potesse essere possibile che a lui arrivassero cifre impensabili per gli Italiani nelle sue stesse condizioni, lui mi rispose che aveva fatto tutto il patronato inca...( comunisti della cgil ).
Rimasi perplesso, anche un pò incazzato, pensando a quanta gente di questo Paese soffriva le pene dell'inferno senza avere il riconoscimento di un diritto sacrosanto, come quello di ricevere un contributo per poter sopravvivere.
Dopo circa un anno di frequentazioni e discussioni infinite....diventammo quasi amici, coniugando disgrazia e fede...ecco questo è il punto, la fede.

Lui ovviamente musulmano, io Cristiano Protestante.

Apparentemente una divisione incolmabile...non troppo apparentemente.

Devo, oggi lo affermo con certezza...ringraziare questo ragazzo (del quale ometto il nome volontariamente), per la conoscenza che mi ha regalato. La conoscenza della storia del corano, di come fu realizzato, di come fu tramandato, di chi fu a scriverlo...devo dirgli grazie perchè oggi sono un convinto assertore che le differenze religiose sono assolutamente inconciliabili.
In un giorno di primavera arrivò da me, regalandomi una copia del corano (in italiano), affermando che siccome amavo tanto Dio, dovevo per forza leggere quel libro...il giorno dopo mi presentai con una copia della Bibbia per donargliela e per fargli vedere da dove erano state tratte molteplici sure del suo libro...copiate dalla Bibbia. Lui nemmeno toccò la Bibbia che desideravo donargli, mi disse che aveva gradito il gesto ma che nel modo più assoluto non avrebe potuto prendere il Testo Sacro e tanto meno leggerlo.

Il mio amico musulmano era una persona tranquilla e di estrazione sunnita, non un oltranzista ortodosso, ma nonostante tutto non si aprì mai allo scambio culturale.

La mia esperienza in tal senso è questa; questi signori hanno fame di occidente, vogliono la nostra terra e la nostra civiltà, per modificare tutto a loro piacere, prendere il bello della nostra cultura, assimilarlo come loro creazione, capovolgere la situazione e poter dire che l'Europa è finalmente musulmana...magari con la legge della sharya in piena applicazione.

Per concludere, se vuoi combattere contro qualcuno che tenta di invadere casa tua (altro che accoglienza), devi conoscerlo e devi sapere come pensa...questa gente funziona all'unisono e sono stati educati fin da piccoli secondo i precetti coranici, noi siamo la "gente del Libro" e dobbiamo essere sottomessi...non l'ho scitto io, ma loro. Non mi fiderò mai, le nostre vite sono inconciliabili ... ed è sotto gli occhi di tutti.

Cristianamente dico "Pace all'anima tua, amico mio...deceduto qualche anno fa" il mio grazie a te.

Alla prossima.

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